La floriterapia per la comprensione giuliana.surianello@gmail.com 20 Gennaio 2022

La floriterapia per la comprensione

cuoricini con parole scritte

Il valore della parola ed i fiori che aiutano a capirsi reciprocamente

Ogni parola ha un proprio significato universalmente riconosciuto, almeno in un popolo con stessa lingua e cultura: un tavolo è per tutti un piano che poggia su 4 gambe. Ma di certo le parole hanno un potere evocativo, che va al di là del significato letterale. 

Chiarisco con un esempio: la parola dentista richiama a chiunque l’idea di una scocciatura, un dolore, una spesa imprevista.  Ma solo ad alcuni il termine torta di mele fa venire l’acquolina, riporta alla mente la propria infanzia e la nonna del cuore.

MA L’EVOCAZIONE COSA COMPORTA? UN GRANDE PASTICCIO!

Perché lo stesso termine suscita in persone diverse emozioni differenti, legata al contesto culturale, alla storia personale, al livello di istruzione, alla sensibilità individuale. Quante volte ti è capitato di chiederti: “Perché si è offeso? Cosa gli ho detto?” oppure “Ma io non intendevo quello!”

Ecco perchè preferisco scrivere, mi dicono alcuni… In realtà NON è meno complesso!

Se questo è vero nel dialogo, lo è ancor di più nello scritto breve (sms, whatsapp), dove i termini usati sono ridotti al minimo e soprattutto mancano il tono della voce, le sottolineature, lo sguardo. Inoltre il messaggio può essere letto decine di volte, amplificando le emozioni correlate soprattutto se negative.
Tradotto vuol dire: ogni volta che leggo, mi arrabbio (e fraintendo) sempre più!  

ED ALLORA CHE FARE? RICORDA SEMPRE CHE CIÒ CHE È VERO PER TE PUÒ NON ESSERLO PER L’ALTRO!
L’emozione che ti provoca un racconto non deve essere necessariamente condivisa dall’altro, anzi può addirittura non essere compresa. 

Comunicare è un allenamento!

DEVI ALLENARTI nell’uso della parola, ma soprattutto nell’ascolto, con le orecchie e con gli occhi! Già proprio con gli occhi, perché le persone rivelano le emozioni più intime attraverso lo sguardo, la postura, i silenzi, che spesso non vengono notati.

Dal mio punto di vista, la consulenza di floriterapia è un’ottima palestra: in quell’ora ti invito e guido a leggere ed esporre il tuo vissuto e le emozioni che si agitano in te e mi osservi ascoltarti in “modo attivo”.

ATTENZIONE AI MESSAGGI BREVI! Il cellulare non è la via giusta per comunicare emozioni e risolvere incomprensioni…

L’importanza del dialogo con se stessi

Le parole sono protagoniste anche del tuo dialogo interiore: USA PAROLE BENEVOLE NEI TUOI CONFRONTI! Se oggi la giornata di lavoro è stata ricca di insuccessi, non sei un disastro: semplicemente non hai svolto bene quel compito, devi migliorare.  Se hai litigato con tuo marito o tua moglie, non sei una fallita/o, semplicemente non vi siete capiti.

Se non ti doni parole rispettose ed amorevoli, come puoi pretenderle dagli altri?

CARTA E PENNA E FACCIAMO UN ESERCIZIO:
Scrivi tre parole “cattive” che di solito rivolgi a te stessa/o.  Leggile bene, poi brucia il foglio. NON ESISTONO PIÙ!
Ora scrivi tre parole amorevoli.  RIPETILE a voce alta, ogni giorno, CON CONVINZIONE! Quello sei tu!

Le miscele del Bush Australiano per comunicare

Se comunicare per te in questo momento è davvero difficile, in attesa di iniziare un percorso su misura (in cui ad andare all’origine della tua difficoltà e porre rimedio), vi sono 2 miscele del Bush australiano (insieme di fiori definiti all’origine da Ian White) di “emergenza”:

  • La prima è RELATIONSHIP, il dialogo all’interno nel proprio nucleo familiare: ti insegna ad esprimere con delicatezza i tuoi bisogni e ad accogliere quelli altrui.
  • La seconda è FLUENT EXPRESSION, indicata per quando non riesci proprio a  far uscire la tua voce in ambito scolastico e professionale.

Parole cattive suscitano emozioni cattive e le evocano nel tempo, parole buone donano benevolenza oggi ed in futuro!

La floriterapia aiuta una miglior comprensione ma tu devi fare il resto…

Un consiglio? SCEGLI CON CURA LE PAROLE nella tua quotidianità, quando parli e soprattutto quando scrivi.
E se ne escono solo di orribili, esiste una via di fuga: rimanda la conversazione!

  

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